giovedì 7 marzo 2013

Spiccare il volo verso Salamanca… quando il sogno comincia da piccoli!

Salamanca (Spain),
March 7th


Giulia
Hola Giulia! 
Ti sei ritrovata a Salamanca grazie al progetto Erasmus, è la tua prima esperienza “lontano da casa”?

Si, è la prima volta in cui effettivamente mi trovo a vivere da sola per un lungo periodo di tempo. Normalmente però mi trovo spesso lontana da casa, quindi sono abituata ad una vita un pò più indipendente.

Come mai ha scelto di andare proprio in Spagna e a Salamanca? Che livello di spagnolo ti è servito per partire?

E’ una storia un pò buffa, e ha un’origine lontana.
Molti anni fa (credo che avessi 10-11 anni) alle scuole medie avevo iniziato a studiare spagnolo, avevo una naturale avversione nei confronti dell’inglese ma visto che era necessario studiarlo avevo deciso di imparare anche un’altra lingua per acquisire un metodo e accostarmi almeno a una lingua che mi piacesse.
Credo che il feeling con le lingue sia importante.
Un giorno vidi un film, “L’appartamento spagnolo”, mi colpì moltissimo, ai miei occhi non c’era niente di meglio che vivere con un mucchio di gente proveniente dai 4 angoli del mondo imparando una lingua e divertendosi tutte le sere. Credo sinceramente di aver deciso quel giorno di voler andare in Erasmus.
Negli anni ho proseguito con lo studio di entrambe le lingue ma mi sono ulteriormente innamorata della cultura iberica e degli spagnoli, hanno un modo di fare e dei ritmi di vita tutti particolari.
Quando finalmente ho avuto la possibilità di fare domanda per partire ho scelto in particolare Salamanca per la sua lunga e rinomata tradizione universitaria.
Qui c’è l’università più antica di Spagna (1208) e grandi menti di tutti i tempi si sono formate qui.
Inoltre volevo fare un’esperienza prettamente “universitaria” dunque vivere fra i ragazzi, in una città che ruotasse intorno all’università (un pò come le nostre Perugia o Siena) e Salamanca mi offriva esattamente questo. 
Per partire la mia Università richiedeva un livello minimo di A2, io avevo il certificato B1 e adesso qui a Salamanca mi sto preparando per il B2.  

Situazione Alloggio? Dove vivi e come hai trovato sistemazione?

Vivo in una casa molto carina e centrale, ho dovuto sostenere esami molto importanti fino al giorno prima di partire e non avendo quindi la possibilità di cercare casa mi sono affidata ai gruppi internet di Erasmus a Salamanca. Mi è andata bene perché l’appartamento è molto grande e bello, e la posizione è perfetta. Siamo in cinque ma abbiamo i nostri spazi. 

Differenze fra università Italiana e Spagnola? Differenze di modo di studiare? 

Innanzitutto gli orari, in Spagna sono completamente diversi: si comincia più tardi ma si finisce anche alle 21!
E per me è quasi inconcepibile dover andare a lezione alle 20!
Inoltre qui, come nel resto d’Europa, hanno un approccio più pratico con la materia.
In Italia Giurisprudenza è una delle facoltà più teoriche che si possa intraprendere, in Spagna invece ogni materia prevede, insieme a delle ore di teoria, anche delle ore di pratica in cui si esaminano sentenze si svolgono lavori da esporre e addirittura si assegnano dei compiti a casa.
Un approccio completamente diverso dal nostro ma credo più utile. Anche se, e questo è il rovescio della medaglia, gli studenti spagnoli non sono molto in grado di spiegare i concetti a voce e in generale peccano un pò all’orale. Credo che lo studente perfetto dovrebbe mescolare le due culture! 

Cosa mi dici di Salamanca e della Spagna: vivibilità, costo della vita, alloggi, lavoro? 

Come l’Italia, anche la Spagna sta attraversando un momento di crisi, ma questo a Salamanca non si avverte come nel resto della nazione.
Questa città vive grazie agli studenti Erasmus e stranieri che vengono qui a studiare, per cui si trova a disporre di un giro di soldi su cui le altre città non possono contare. Si tratta di un’isola felice anche per questo.
I prezzi degli appartamenti sono molto bassi, sopratutto se comparati ai nostri italiani! La media per una camera singola qui è di 200-250 euro. A Roma con la stessa cifra si trova al massimo una doppia, e in quartieri non proprio centrali.
Per quanto riguarda il costo della vita in generale trovo che tutto (supermercati, abbigliamento, elettronica…) subisca un 10-20% di sconto rispetto all’Italia. A parte il caffè, quello costa moltissimo e non è particolarmente buono! 

Un pro e un contro, di questo primo periodo a Salamanca… 

Pro: sicuramente il fatto che si esce sempre e si fanno tantissime conoscenze. In poco tempo ho già conosciuto delle persone con storie e trascorsi straordinari. Ti rendi conto in fretta che quest’esperienza ti dà tanto anche dal punto di vista umano.
Contro: in realtà non c’è niente che mi abbia disturbato particolarmente! L’unica cosa che potrebbe migliorare è la pulizia dell’appartamento, a volte vorrei che le persone fossero più attente, ma so di essere una tipa molto precisina! Adoro i miei coinquilini, in poco tempo siamo già diventati come una famiglia. 

Come ti sei organizzata prima di partire? Cosa avresti voluto sapere prima che hai scoperto solo dopo? 

Cerco di non lasciare mai nulla troppo al caso quindi ero ben preparata ad ogni evenienza! Certo è che l’Erasmus ti pone davanti ad una marea di cavilli burocratici da risolvere.
Quindi forse avrei voluto sapere prima come risolverli! 

Programmi per il futuro? Finito l’Erasmus hai in mente di proseguire la tua strada all’Estero? 

Ho grandi progetti per il mio futuro, fra un anno dovrei laurearmi e il mio sogno è quello di diventare una giornalista. La strada è in salita, ne sono cosciente, ma sono sempre stata una persona determinata e quando ho un obiettivo impiego anima e corpo per realizzarlo. Ovviamente comincerò a qualificarmi in Italia, qualora dovessi incontrare più ostacoli del previsto però, non avrei nessun problema a trasferirmi all’Estero.
Viviamo nel 2013 e abbiamo la gran fortuna di avere il mondo a portata di mano, non voglio perdermi nessuna opportunità per paura o sconforto.
La famiglia e le origini sono un valore inestimabile che porto sempre dentro il mio cuore, non sono i chilometri a misurare un amore. Sono partita da sola per Salamanca proprio per questo, voglio mettermi alla prova e imparare il più possibile da me stessa e dagli altri, superare limiti e vivere in situazioni mai pensate prima. E questo purtroppo non può essere fatto se si resta sempre tra le quattro mura di casa. Prima o poi si deve – ed è salutare farlo – spiccare il volo. 

Grazie Giulia e ¡buena suerte!

Salamanca

venerdì 1 marzo 2013

Tutto quello che non puoi fare nel Bel Paese… lo fai in Canada!

Toronto (Canada),
March 1st
 
Marco a Toronto
Ciao Marco!
Da piccolo giocavi a calcio nel lungomare di Mondello… e ora ti ritrovi in Canada, cosa fai? 

Principalmente lavoro per costruire ciò che non son riuscito a fare nel “Bel Paese”, per ovvi motivi.
Cerco di portare avanti progetti personali senza sbilanciarmi troppo e mi godo un po’ di civiltà. 

In Canada hai parte della famiglia. A parte questo aspetto, cosa ti ha spinto a Toronto? 

Beh, a parte il fatto che sia uno dei paesi più sviluppati ed autonomi al mondo, sono cresciuto qui ed ho ottenuto la cittadinanza nel 1995.
Credo che, se non fossi cittadino canadese, avrei scelto qualsiasi altro paese anglosassone (magari la Nuova Zelanda).
Il fatto d’essere cittadino è, comunque, il principale motivo per cui sono qui adesso. E’ abbastanza difficile ottenere la residenza/cittadinanza qui.
Esistono altri tipi di permessi per chi può permetterseli ma, senza lavoro o aiuto economico, sarebbe quasi impossibile. 

Di cosa ti occupi? 

Lavoro con mio zio, in un’azienda che opera principalmente in Ontario. Montiamo shutters moderni per le finestre. Intanto metto qualche soldo da parte per continuare gli studi che ho dovuto abbandonare a Palermo (Ingegneria Elettronica).
Mi diletto anche con le applicazioni per gli smartphone… Ne sto sviluppando alcune per quanto riguarda i games e gli instant messaging. E nel tempo libero (quando ce n’è!) canto e suono; ho in programma un cd musicale! 

Situazione casa? Vivi coi tuoi parenti o hai trovato sistemazione per conto tuo? 

I miei genitori abitano ancora in Italia. Abito insieme a mio fratello in città. Dividiamo le principali spese riguardanti la casa (circa 1.130$) e ce la caviamo senza troppi problemi. Ci si aiuta e si va avanti! 

Differenze fra mondo lavorativo italiano e canadese? 

Beh, onestamente, non saprei dove cominciare…
E’ una di quelle domande a cui non è nemmeno necessario rispondere!
Innanzitutto non esiste il lavoro in nero, non è necessario e non conviene (non si scherza con il governo canadese al riguardo).
I sindacati (Unions) esistono e ti “coprono il sedere” qualora ne avessi bisogno, senza pensarci due volte, hanno un gran potere qui. I contratti son d’obbligo. C’è tanto lavoro per coloro che studiano o hanno già conseguito laurea e master. Esistono anche tanti lavori per coloro che non hanno tanta voglia di studiare.
Insomma, qui il lavoro è sacro e lavorano tutti. 

Cosa mi dici di Toronto e del Canada: vivibilità, costo della vita, alloggi, lavoro? 

Toronto è una grande città con tanti abitanti, abbastanza pulita e curata. Credo sia la più multiculturale al mondo (se non erro).
Non mi piace tanto il fatto che le diverse culture qui a Toronto tendano a chiudersi e creare gruppi separati.
Riguardo il costo della vita, gran parte dipende dal lavoro e dalle proprie esigenze.
Io riesco a mettere qualche soldino da parte ogni mese. L’assicurazione auto costa un botto, parliamo di 450$ al MESE sotto i 25 anni! Crazy!
Il sistema di trasporto pubblico di Toronto (TTC) è abbastanza decente però (un treno ogni 3 minuti).
Gli affitti sono abbastanza cari se vuoi vivere vicino la città. Esistono però varie opzioni per fascia economica. Il lavoro, come detto prima, si trova abbastanza facilmente. Basta farsi un giro in una qualsiasi “plaza” o centro commerciale.
Avere esperienza e “scuola” renderebbe la ricerca ancor più facile, ovviamente qualche gradino più in alto in confronto a lavori (di tutto rispetto) senza esperienza alcuna o cultura necessaria. 

Fa davvero così freddo come dicono? 

In inverno (6-7 mesi l’anno), si!
Tocchiamo spesso i -25° con tutto ricoperto dalla neve.
In estate però la situazione cambia, temperature gradevoli e puoi fare di tutto per divertirti, picnics, parchi, Niagara Falls, etc. 

Cosa avresti voluto sapere prima di partire che hai scoperto solo dopo?
Quanto mi sarebbe mancata la famiglia?
Scherzi a parte, sinceramente non saprei come rispondere a questa domanda… Passiamo alla prossima! 

Programmi per il futuro? Resti a Toronto o vuoi tornare in Italia? 

Peggio della precedente!
Sto abbastanza bene qui per adesso. Non potrei rispondere con certezza.
L’elemento lavoro è fondamentale, per andare avanti e crescere come persona. Penso al presente, non mi voglio sbilanciare troppo ma, non ti nascondo che preferirei far crescere i miei figli qui che in Italia! 

Grazie Marco, che sia Toronto o che sia altro, in bocca al lupo!
 
La skyline di Toronto