lunedì 30 giugno 2008

¡¡ Campeones !!

Finalissima
Spagna - Germania 1-0
(F. Torres)

Da giorni ormai, la Spagna si sveglia la mattina canticchiandosi nelle orecchie il ritornello “podemos”. Vivere un sogno si può, specie se la notte non riesce ad uccidertelo. E il Paese si agita a mille, come una bottiglia di champagne pronta per essere stappata. Stavolta ci si può strappare di sopra l’etichetta di “belli ma perdenti”. Si, si può.
Una nazione che si riconosce negli occhi nel niño Fernando Torres quando scavalca Lehmann con quel pallonetto fatato mettendosi il dito in bocca. Una nazione giovane, come una bimba, gasata e pronta a spaccare l’Europa. Una nazione che fa del coraggio di Aragones la sua arma principe. Il coraggio di lasciare Raul, bandiera iberica, a casa. Il coraggio di schierare quella rivelazione di Senna a centrocampo (che Santa Rosalia gli illumini la strada per Palermo!). Il coraggio di far prendere fiato proprio a Torres quando occorre. Il coraggio di affrontare tutti a viso aperto, chiudendo i conti sempre nei 90’, tranne – e lo diciamo con sano patriottismo – che con quegli indiavolati Azzurri che poco ne hanno voluto sapere di lasciar facilmente libera la strada. Furono rigori, proprio quei rigori che fecero ruggire i guantoni del capitano Casillas, uno fin troppo bravo per non poter mettere sopra il camino un trofeo di questo genere. Una nazione che finalmente ha smesso di ammirarsi allo specchio arrivando in ritardo all’appuntamento con la storia.
Domani mattina la Spagna si sveglierà e per la prima volta non canticchierà il solito ritornello. Perché la notte, questa volta, i sogni se li è portati via tutti. Ma non è riuscita a portarsi via la Coppa. Che è ancora li, a ricordare che quella palla, il niño l’ha buttata dentro per davvero. E la Spagna è ancora Campione d’Europa.

Enricuzzu

(nella foto in alto) L'esultanza di Fernando Torres al gol dell'1-0
(nella foto in basso) La Spagna alza la Coppa

4 commenti:

Anonimo ha detto...

una bellissima favola,non c'è che dire! Titolo meritatissimo,squadra spettacolare ma concreta e cinica al tempo stesso, perfetto mix di giovani rampanti guidati da un santone "vecchio lupo". Però, caro Enrico, ti confesso che ieri sera, al fischio finale, un pensiero mi ha assalito....e se quel pallone di Camoranesi fosse entrato anzichè lasciarsi calamitare, beffardamente, dal parastinco sinistro di Casillas?? Come vedi,non mi soffermo nè sui presunti errori tattici di Donadoni o sul pessimo stato di forma di Toni, mi limito a riflettere su quale sia il limite tra fortuna e sfortuna, tra la gloria e la polvere. Alla fine ho deciso di riabilitare la nostra vituperata Nazionale, con tutti i suoi acciacchi ed equivoci tattici, è stata l'unica squadra capace di imbrigliare le "furie rosse" rendendole inoffensive e meno spettacolari di altre volte,chissà, forse se ce la rigiocassimo altre cento volte quella partita,chissà come finirebbe....
ti abbraccio
dario

Enricuzzu ha detto...

Sia Iker Casillas che Aragones, la prima cosa che hanno detto ai microfoni è stata "La vera Finale, è stata quella con l'Italia".
Questo Europeo, o lo vincevamo noi o lo vincevano loro. Ed è andato a loro. Felicidades.

ernesto53bis ha detto...

Si, probabilmente, qualora l'Italia avesse superato la Spagna, anche ai rigori, staremmo a parlare di altro.
Però, c'è da dire che Aragones non ha sbagliato colpo e che la squadra ha sempre fatto vedere dell'ottimo calcio, così come gli olandesi di Van Basten, con una differenza sostanziale, i ritmi di gioco.
Troppo frenetici gli olandesi, più attenti e compassati Xavi e compagni.
L'Italia?
Non ci possono essere rimpianti, abbiamo avuto ciò che abbiamo meritato in campo.

Enricuzzu ha detto...

Beh, abbiamo tenuto testa ai Campioni d'Europa per 120' cadendo solo ai rigori, che sono una storia a parte. Credo che cmq, per questa "Italietta" c'è da andarne fieri... le critiche che si son spese forse erano esagerate.